Il 2 e 3 novembre si è svolta la prima edizione di “Going Dark“, un workshop pratico e coinvolgente organizzato da Traverso Vighy e Light Collective, che ha riunito professionisti provenienti da oltre dieci diversi paesi. L’evento si è tenuto ad Abbadia a Isola, un affascinante borgo medievale splendidamente conservato.
Durante questo laboratorio a cielo aperto, i progettisti Giovanni Calbo, Rossella Marsibilio, Dario Valentino e Cecilia Putignano e gli altri partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare le complesse sfaccettature della conservazione dei cieli stellati e delle pratiche di illuminazione responsabile. Le attività di gruppo sono iniziate con un primo giro perlustrativo attorno al borgo, per poi proseguire con un’immersione nell’oscurità della notte. Questo ha portato a una piena comprensione dell’importanza del buio, della risposta dell’occhio umano e della percezione della stimolazione sensoriale associata.
Sono state illustrate le diverse possibilità di illuminazione per la valorizzazione del patrimonio architettonico italiano grazie agli interventi di iGuzzini, dando agli osservatori la possibilità di giocare con le differenti intensità di luce e temperature di colore, confrontando le soluzioni proposte e sperimentate. Successivamente, è stato illustrato l’utilizzo di un telescopio astronomico e sono stati paragonati gli scatti acquisiti con quelli realizzati negli anni precedenti, rivelando come la visibilità della Via Lattea sia gradualmente diminuita a causa dell’inquinamento luminoso. Utilizzando questo strumento, è possibile osservare il cielo stellato, un patrimonio dell’umanità, troppo spesso trascurato o ignorato. Questo emozionante momento si è rivelato una preziosa opportunità di riflessione, rimarcando l’importanza di dedicare del tempo all’ammirazione e alla valorizzazione di questo straordinario elemento della natura.
Durante il workshop, ogni team è stato incaricato di formulare soluzioni mirate alla valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale nel rispetto della biodiversità, evidenziando l’importanza critica di un’illuminazione attenta e consapevole. Tra le proposte illuminotecniche sono state presentate delle proiezioni luminose a basso impatto visivo come strumento per l’esaltazione dell’ambiente circostante. I progetti hanno evidenziato l’efficacia del lavoro di squadra e del valore aggiunto derivante dalla combinazione di idee e competenze diverse.
Il secondo giorno si è concluso con un convegno aperto ad amministrazioni locali, lighting designer, astronomi ed associazioni, durante il quale Cecilia Putignano, Engineering & Technical Services Director, ha parlato delle soluzioni illuminotecniche proposte da City Green Light per il rispetto del cielo stellato, mostrando alcuni scatti degli interventi di adeguamento ed efficientamento degli impianti di pubblica illuminazione nei comuni in gestione. Successivamente, è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra Unione Astrofili Italiani, International Dark Sky Association – Italian Section, e City Green Light per la protezione del cielo notturno introdotto da Mirco Donà, Proposal Engineering Assistant.
Queste due intense giornate hanno rappresentato un’opportunità unica per approfondire la conoscenza del cielo ed acquisire maggiore consapevolezza riguardo ai comportamenti e alle abitudini da adottare per preservare la bellezza della Via Lattea. Il dialogo e la collaborazione con professionisti provenienti da diverse discipline e nazionalità hanno ulteriormente arricchito l’esperienza, evidenziando l’importanza di un approccio interdisciplinare e internazionale per salvaguardare il patrimonio celeste.