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IL PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO INTEGRATO CON LO STRUMENTO DEL PROJECT FINANCING

Oggi l’illuminazione pubblica è protagonista di una rivoluzione tecnologica e culturale senza precedenti. Nascono le smart city, le città intelligenti, un modello urbano che deve rispondere perfettamente alle esigenze dei suoi cittadini. In questo nuovo scenario la ESCo City Green Light lavora a fianco degli Enti locali per accompagnarli nella transizione energetica e digitale, sviluppando nuovi modelli di gestione e partnership, come il Partenariato Pubblico Privato, per facilitare il raggiungimento di risultati importanti in termini di sostenibilità ambientale, inclusione sociale e crescita economica.
Ne parliamo con Marco Dellomonaco, Project Finance Manager di City Green Light
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Cos’è e come funziona il Partenariato Pubblico Privato (PPP)?

Il Partenariato Pubblico Privato è uno strumento nato per aiutare le pubbliche amministrazioni a utilizzare investimenti che non sarebbe possibile sostenere altrimenti per i vincoli di spesa che hanno sul bilancio. Infatti, questo strumento permette di non inscrivere gli investimenti tra le spese in conto capitale ribaltando, nel contempo, i rischi collegati alla realizzazione dello stesso investimento sull’operatore privato.
Il partenariato si sostanzia in una proposta di project financing che, per quanto riguarda le pubbliche amministrazioni, assume le forme della concessione, che si distingue in: fredda, quando la PA paga un canone di disponibilità all’operatore economico; tiepida, quando una parte degli introiti arrivano da utenti esterni alla PA; calda, quando gli introiti arrivano esclusivamente dagli utenti di quell’opera che si sta gestendo.

Quante forme di Partenariato Pubblico Privato esistono?

Il codice degli appalti prevede due forme di Partenariato Pubblico Privato: una forma privata e una a essenza pubblica. La differenza è che in quella privata lo studio di fattibilità viene realizzato dal promotore privato attraverso lo strumento del project financing, mentre nell’altra, l’Amministrazione deve ingaggiare un committente esterno per realizzare lo studio di fattibilità preliminare e deve andare poi in gara.
Negli ultimi anni il partenariato sta prendendo sempre più piede e sta diventando lo strumento principale per realizzare grandi opere pubbliche. Secondo l’ultimo studio dell’ANAC, però, molti progetti di partenariato falliscono perché vengono proposti secondo schemi del passato ovvero con limitato trasferimento dei rischi di investimento, di mercato o di disponibilità dell’opera, oppure senza ben verificare i criteri formali che, se non rispettati, possono inficiare il progetto.
Il partenariato per City Green Light deve avere una marcia in più che per noi si concretizza nell’utilizzare questo strumento non solo per la riqualificazione energetica ma anche e soprattutto come driver per l’innovazione e la digitalizzazione delle città. Un obiettivo che si realizza mettendo a disposizione delle PA una serie di servizi aggiuntivi, smart e sostenibili, che vanno a ridurre l’impatto ambientale nella gestione dell’ecosistema della città.

Quindi possiamo dire che il partenariato può creare un cambio culturale importante nella gestione delle città?

C’è un doppio salto culturale. Il primo consiste nel far cambiare la mentalità delle PA che ritengono che questo strumento rappresenti esclusivamente un vettore per fare interventi strutturali sugli impianti di illuminazione, tra l’altro, asset molto costoso del loro patrimonio. Il secondo, per noi di City Green Light è ancora più importante del primo, ed è quello di aiutare le PA ad utilizzare strumenti innovativi che, da una parte, possono tradursi in migliori servizi e, dall’altra, creare nuovi modelli di conoscenza e gestione del territorio.

Riassumendo, quali possono essere i vantaggi per la Pubblica amministrazione?

Il partenariato è uno strumento molto utile per intercettare i finanziamenti e trasferirli, in un’ottica di partnership, alle esigenze della PA. Inoltre, il project financing rappresenta per l’amministrazione un efficace strumento di controllo sull’attività di riqualificazione energetica perché la responsabilità dell’opera ricade esclusivamente sul privato. Il vantaggio maggiore è comunque rappresentato dalla possibilità del partenariato di essere lo strumento più adatto per guidare le città verso la transizione digitale sviluppando servizi di smart city. Noi di City Green Light lo vediamo proprio come uno strumento di promozione per innovare le città e migliorare le stesse da un punto di vista ambientale e socio-culturale.

Quindi molto importanti sono i contenuti che si inseriscono nei project financing e che fanno la differenza. Quali sono le garanzie e le competenze che City Green Light offre al riguardo?

Innanzitutto, costruiamo strumenti che garantiscano le PA anche sotto gli aspetti amministrativi e formali. Inoltre, il nostro obiettivo principale è aiutarle a innovare e migliorare i servizi del proprio territorio e, per raggiungere questo risultato, cerchiamo sempre di proporre soluzioni che siano coerenti alle esigenze di ciascuna amministrazione, offrendo contenuti contestualizzati alle caratteristiche di ogni territorio. Garantiamo servizi taylor made quindi ritagliati sulle esigenze di ogni singola amministrazione in quanto ogni territorio ha bisogno di servizi diversi e/o ritagliati sulle dimensioni dello stesso. È per questo che City Green Light ha costruito al suo interno una struttura apposita dedicata all’innovazione. Perché l’innovazione e la digitalizzazione delle città sono la mission principale della nostra azienda e ciò che ispira ogni giorno il nostro lavoro.


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