La fontana di Bellerofonte, anche detta di Costantinopoli o Caracciolo, ma comunemente nota come fontana dei tre cannuóli, è uno dei monumenti simbolo della città di Avellino.
Il monumento realizzato nella seconda metà del secolo XVII fu commissionato da Francesco Marino Caracciolo allo scultore Cosimo Fanzago con l’intento di arricchire l’abbeveratoio già esistente.
La fontana, in stile barocco, prende il nome da una scultura, rubata in seguito al terremoto dell’Irpinia (1980) che rappresentava il mito di Bellerofonte che uccise la Chimera.
“I tre cannuoli” sono le tre bocche dalle quali sgorga l’acqua proveniente dal monte Partenio a cui tutti i passanti amano abbeverarsi.
Gli interventi concepiscono la luce come elemento che arricchisce e valorizza il patrimonio culturale della città restituendo ai cittadini luoghi ricchi di storia e significato.
Per enfatizzare il barocco della fontana è stata scelta una temperatura di colore di 4.000K. Le diverse architetture ed elementi decorativi sono stati messe in risalto con apparecchi d’accento Total white iGuzzini Light Up incassati a pavimento, giocando con ottiche e flussi al fine di dosare la luce in modo coerente e funzionale con le caratteristiche dei diversi particolari.
L’illuminazione della fontana dei tre cannuoli rientra in un progetto più ampio, voluto dall’Amministrazione comunale, che coinvolge anche la Torre dell’orologio e la Fontana lavatoio. Un progetto che prevede la creazione di scenari di luce in occasione di particolari giornate con l’obiettivo di sensibilizzare e creare una maggiore consapevolezza su alcuni temi. Per cui, grazie all’utilizzo di un ulteriore impianto di illuminazione a proiezione con apparecchi iGuzzini Woody RGB con sistema di gestione remoto, la fontana dei tre cannuoli si è illuminata di viola in occasione della giornata mondiale delle cardiopatie congenite e di verde in occasione della giornata mondiale delle malattie rare.
