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Il progetto illuminotecnico negli appalti Consip: l’esperienza di Vicenza

Negli interventi di riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica, realizzati nell’ambito di un appalto Consip, una progettazione attenta e approfondita è fondamentale per ottenere i risultati prescritti dal punto di vista del risparmio energetico, DELL’adeguamento tecnologico e della messa in sicurezza.

Marco Squizzato, Engineering & Technical Services Supervisor di City Green Light, ci racconta l’esperienza maturata sul comune di Vicenza, le criticità RISCONTRATE, le scelte e l’approccio necessario per una progettazione che restituisca alla città impianti di illuminazione pubblica NON SOLO conformi e sicuri ma anche dall’elevato valore estetico e in linea con le esigenze sociali e ambientali del territorio.


Prima fase: analisi del contesto

Quando si esegue la progettazione illuminotecnica, la prima verifica da eseguire riguarda la presenza di eventuali vincoli normativi e ambientali, valutando la presenza di osservatori astronomici e aree ambientali protette all’interno del comune.
Successivamente, affiancati dall’amministrazione comunale, si definiscono le aree commerciali e residenziali nonché le aree che richiedono particolare attenzione.
Nel dettaglio del Comune di Vicenza, per la valorizzazione del centro storico si è deciso di installare corpi illuminanti con temperatura di 3.000K per una luce più calda, mentre per il resto della città è stata utilizzata la temperatura di colore di 4.000K più vicina alla luce naturale.
Particolare attenzione è stata data ai monumenti ed alle opere architettoniche di maggior pregio che saranno oggetto di un progetto dedicato con l’intento di valorizzarli e renderli maggiormente fruibili a cittadini e visitatori.
In questa fase inoltre vengono definiti insieme all’Amministrazione Comunale i modelli di corpi illuminanti che verranno installati e relativi profili di dimmerazione che consentono di modulare la potenza per ridurre i consumi nelle ore notturne.
In particolare per i corpi illuminanti stradali si è scelto di utilizzare iGuzzini modello Street in quanto prodotto moderno e lineare di basso impatto ambientale, dotato di vernice liquida texturizzata per garantire al prodotto un maggior livello di protezione a intemperie e un maggior livello di resistenza a corrosione, disponibile in diverse ottiche, senza lenti esposte. Per quanto riguarda invece i corpi illuminanti d’arredo, la scelta è ricaduta sul prodotto Cariboni Poli, dotato di forme eleganti ed essenziali, con cappello di chiusura superiore che migliora il comfort visivo senza compromettere le performance fotometriche del sistema ottico, disponibile in diverse ottiche.

Seconda fase: censimento degli impianti e analisi dei rischi

Il passo successivo riguarda la definizione, per ogni strada, dei parametri illuminotecnici (illuminamento, luminanza, uniformità, abbagliamento) che il nostro impianto dovrà rispettare.
Per prima cosa si verifica ogni singolo punto luce: si perfezionano i dati raccolti in campo, verificando la geometria stradale e l’altezza dei corpi illuminanti. Consultando le foto effettuate, si definisce la corretta tipologia di ogni corpo illuminante (armatura stradale, arredo urbano, proiettore, ecc..). Successivamente utilizzando il Piano dell’Illuminazione per il Contenimento dell’Inquinamento Luminoso fornito dall’amministrazione comunale viene determinata la categoria illuminotecnica di ingresso per ciascuna strada.
Il passo seguente riguarda l’analisi dei rischi: per ciascuna strada si valutano i parametri di influenza, sia costanti che variabili nel tempo, al fine di definire i parametri illuminotecnici che meglio garantiscono la sicurezza degli utenti della strada. Si considerano prima i parametri di influenza costanti nel tempo, quali per esempio la complessità del campo visivo o la sicurezza stradale, ottenendo così la categoria illuminotecnica di progetto. Successivamente si considerano i parametri di influenza variabili nel tempo, come per la riduzione della complessità nella tipologia di traffico, per ottenere la classe illuminotecnica di esercizio, che può risultare inferiore a quella di partenza. In questo modo si possono ridurre le prestazioni illuminotecniche richieste per il nostro impianto, permettendo di ridurre il flusso luminoso ed i consumi, in accordo con quanto definito dalla Legge Regionale per il contenimento dell’inquinamento luminoso, motivo per cui i corpi illuminanti sono dotati di appositi driver che consento la diminuzione del flusso emesso in determinate fasce orarie.

Per il Comune di Vicenza, la classificazione illuminotecnica di progetto di ogni strada è stata effettuata partendo dal Piano dell’Illuminazione per il Contenimento dell’Inquinamento Luminoso, effettuando un’attenta analisi dei rischi.

Terza fase: progettazione illuminotecnica

In questa fase viene definito l’intervento da eseguire su ciascuno dei punti luce del territorio comunale, scegliendo l’apparecchio da utilizzare con tutte le sue caratteristiche (marca, modello, flusso, ottica). In questa fase le competenze tecniche dei progettisti sono fondamentali per l’individuazione del prodotto più efficace, ma esperienza e sensibilità sono le doti che consentiranno di ottenere un risultato esteticamente gradevole e di creare un ambiente confortevole che trasmetta sicurezza.

Generalmente l’intervento prevede la sostituzione del corpo illuminante con uno nuovo a led, mentre nel caso di corpi illuminanti di valore storico si sostituisce solamente la sorgente luminosa con un retrofit. Quest’ultimo caso riguarda il centro storico, in cui si è scelto di mantenere le lanterne esistenti in accordo con la Soprintendenza. La scelta del retrofit è ricaduta sul produttore Neri, in continuità con la marca della lanterna esistente.

Nei casi in cui la geometria impiantistica esistente risulti inadeguata, oltre alla sostituzione del corpo illuminante si procede anche alla sostituzione del sostegno. Anche in questa fase è molto importante il confronto con l’Amministrazione Comunale, eventuali altri enti preposti o soggetti coinvolti al fine di raggiungere scelte condivise.

La progettazione illuminotecnica viene eseguita per stralci suddivisi in base alla tipologia di corpi illuminanti. Solitamente la priorità viene data alla progettazione degli stradali che sono in numero superiore e una loro riqualificazione ha un impatto significativo sui consumi; si passa poi agli arredi, ai proiettori ed infine agli apparecchi decorativi.
I punti luce vengono suddivisi in tipologici in funzione della geometria stradale, della classificazione illuminotecnica e della tipologia di corpo illuminante. Per ogni tipologico viene eseguito un calcolo illuminotecnico dedicato tramite software, in modo da permetterci di scegliere il miglior corpo illuminante per efficienza che soddisfi i requisiti illuminotecnici normativi. I calcoli illuminotecnici sono realizzati con livelli di dettaglio commisurati alla complessità dell’area oggetto di intervento: le zone di conflitto come rotonde e incroci, le piazze, i parcheggi, gli attraversamenti pedonali e i monumenti richiederanno uno studio illuminotecnico dedicato ed un livello di dettaglio maggiore.

Nel dettaglio, sono stati eseguiti oltre 800 calcoli tipologici e oltre 200 calcoli puntuali. Per evidenziare qualche numero, nel Comune di Vicenza sono stati progettati 12.000 corpi illuminanti stradali, 1.300 arredi e 1.200 retrofit per lanterne; inoltre sono stati sostituiti anche i corpi illuminanti a led già esistenti, in quanto presentavano un’efficienza inferiore rispetto a quelli attuali.   

Quinta fase: redazione della documentazione di progetto

A conclusione del lavoro viene redatta la documentazione di progetto, per consolidare le valutazioni e le scelte fatte. Relazioni, planimetrie e calcoli illuminotecnici vengono trasmessi all’Amministrazione Comunale per approvazione e dare il via alla fase esecutiva che porterà una nuova luce in città. Attualmente è stata completata la sostituzione dei corpi illuminanti stradali, dei retrofit e degli arredi; entro la fine dell’anno è previsto il completamento dell’efficientamento, sostituendo i proiettori e gli apparecchi decorativi.

Un iter progettuale quindi complesso e articolato che richiede competenze multidisciplinari, una profonda conoscenza delle caratteristiche tecniche degli apparecchi illuminati presenti in commercio, esperienza e sensibilità per individuare le scelte più adatte a ciascun contesto garantendo efficienza ed efficacia nell’intervento di riqualificazione dell’illuminazione pubblica.